Ai visitatori del sito intendo quest’oggi presentare una poesia scritta davvero in presa diretta: si tratta del sonetto dell’amico Claudio Porena, poeta e glottologo (è uno studioso rigoroso del “tessuto” fonematico della poesia romanesca; all’interno della quale ha saputo da tempo trovare la propria originale voce poetica):
14 in 14
I tavoli in quadrato e, sotto il tetto,
un clima di amicizia che ci incanta:
fuori di qui chissà, ma dentro è tanta
da ingentilire l’animo più gretto.
…Miracolo: quattordici al banchetto!
In quattordici versi tutta quanta
la magia di un convivio! Andrea mi agguanta
da un braccio e dice: «Scrivici un sonetto!»
Madre di (un) Dio, l’ho scritto!… E chi argomenta,
chi confuta, chi mangia, chi è distratto,
e intanto la serata scorre lenta.
Ma questa cricca è unanime sul fatto
che la televisione resti spenta
e gli incubi del mondo in scaccomatto.
Claudio Porena, Ostia Lido,
Mercoledì 26/01/2011 a.m.-p.m.
h. 11:32-12:14
Grazie, Claudio, per aver poeticamente fotografato la serata di ieri a Ciampino (abbiamo parlato di cose futili ma anche di Dio, dello spirito antidogmatico, del Sommo Poeta e d’altro…)
Amico caro,
mi hai sorpreso e commosso con questo tributo al nostro immenso Claudio, capace di ispirarsi alla situazioni più disparate e di inquadrarle dall’ottica dell’artista e dell’uomo illuminato.
E ancor di più mi ha felicemente sorpreso scoprire che i versi fossero dedicati alla nostra serata del 25.
“Un clima di amicizia che ci incanta” è il verso che scuote le fronde dell’anima, la terzina finale è il riassunto di un simposio dedicato alla comunicazione reale, non all’invadenza del nuovo ‘dio’ pervasivo e teso ad appiattire il pensiero.
Grazie a entrambi.
Vi abbraccio con tutto il cuore!
Caro Andrea,
grazie per aver voluto ricordare la serata del 25, ricca di argomenti, di impressioni, di emozioni. Ed il sonetto del nostro Claudio Porena, al riguardo, rispecchia in modo attento quella che definisce “la magia di un convivio”. Ossia di un incontro con discorsi ed atteggiamenti dalle sfaccettature più varie, che hanno calamitato, pur se con differenze, l’interesse di tutti i partecipanti. E finalmente anche stavolta abbiamo saputo uscire fuori dagli schemi di ogni giorno, dagli “incubi del mondo” per apprezzare una realtà che diventa sempre più difficile far riemergere. Per questo spero che noi si possa assistere sempre più a veri , unici momenti di grande livello culturale ed umano. Un abbraccio ad entrambi. Angiolina
Ottima come al solito la scelta del quadro imprressionista, caro Andrea, utile per ricordare le atmosfere delle nostre serate, in cui ci si confronta sui temi più svariati, tendenti alla cultura e all’esistenzialismo confrontandoci con l’arte e con Dio. Io ho osservato, più che altro; Porena ha osservato e pensato creando questo sonetto in presa diretta sulla realtà, impressionista come il quadro da te scelto..Gli incubi del mondo lasciati fuori, causa lo spegnimento del televisore…Penso che questo sia la cosa più importante per tutti e…bisogna farlo spesso!
Un abbraccio , Roberto.
Grazie per queste tue parole, caro Roberto: effettivamente è stato bello ritrovarsi tutti insieme. Un abbraccio.
Non posso che ripetere anche a te quanto ho appena scritto a Roberto, cara Angiolina: è stato bello ritrovarsi tutti quanti assieme. Un abbraccio
Grazie a te, cara amica, per aver colto il verso più efficace -credo- del sonetto di Claudio Porena. Scrivere così, a braccio, dimostra un abilità ammirevole ed anche particolarmente gradita, considerando l’argomento. Un abbraccio.