Auguri di Buon Anno a tutti. A un passo da esso, mi piace riproporre alla lettura dei versi universalmente noti e più che mai attuali, l’OSSO per eccellenza che apre la sezione più importante del glorioso libro di Eugenio Montale, pubblicato nel 1925 a Torino da Piero Gobetti, giovane ma già grande intellettuale e uomo politico (morto a Parigi l’anno successivo massacrato di botte dai fascisti):
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l’uomo che se ne va sicuro
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
EUGENIO MONTALE