Nell’augurare buon Primo Maggio, mi sono ricordato di questi miei versi del 1995:
MAGGIO
ombroso raggio
avevi in tasca
con le bufere
di lana vergine
pruriginoso agnello,
presente l’aquila
sei diventato saggio,
un secolare faggio
Andrea Mariotti, dalla silloge “Lungo il crinale”, 1998, Bastogi Editrice Italiana.