In questa giornata nerissima per l’odiosa invasione russa -tutt’altro che improvvisata- dell’Ucraina, il pensiero è andato alla cara memoria del presidente David Sassoli recentemente scomparso; di cui si può bene immaginare la fermissima e sdegnata condanna rispetto a quanto sta accadendo non troppo lontano da noi. Visualizzando banalmente un tavolo da gioco, dobbiamo prendere atto che, finora, a dare le carte, è stato Putin: al quale siamo come ben sappiamo legati a filo doppio come altri paesi europei; nel senso che, anche con ciò che paghiamo a fronte delle forniture di gas, l’autocrate russo ha provveduto alla copertura finanziaria di questa sua pericolosa avventura che tutti coinvolge. Ora, con disgusto estremo ma anche realismo, mi trovo costretto a rammentare che, qualche giorno addietro, Trump ha avuto modo di definire “un genio” Putin. Dove voglio andare a parare è semplice. Precisato che l’Unione Europea è più che mai chiamata a fare la propria parte non per interposta persona in un momento del genere, rimane la memoria viva dell’assalto al Congresso americano del 6 gennaio 2021; ferita profonda e non rimarginata del tessuto democratico degli Stati Uniti (con Trump tutt’altro che isolato nel suo apparente parlare a vanvera e già in rampa di lancio per riprendersi la Casa Bianca nel 2024). Una America siffatta, in conclusione, frantumata al suo interno e ferita nell’orgoglio all’esterno per il ritiro dall’ Afghanistan di pochi mesi fa, dev’essere stata debitamente soppesata da Putin; e ciò carica quanto sta accadendo in Ucraina di pesantissime nubi che gravano sul mondo intero. Ciò detto, in un giorno come questo, più che mai occorre rispecchiarsi nello spirito dell’articolo 11 della Costituzione Italiana, schierati fin da subito dalle parte delle vittime di questo odioso e pericolosissimo conflitto.
Andrea Mariotti
pericolosa avventura, strazianti le immagini della gente che fugge, che lascia le proprie case, la vita precedente..
che dire caro Andrea, le responsabilità sono tante, che farà l’America, l’Europa?
è una follia, ma molto pensata, non so dove ci porterà
Effettivamente nessuno spazio d’improvvisazione, cara Marzia, per questa pericolosissima follia…Un abbraccio