27 Gennaio 1945- 27 Gennaio 2020 GIORNATA DELLA MEMORIA
Sognavamo nelle notti feroci
Sogni densi e violenti
Sognati con anima e corpo:
Tornare; mangiare; raccontare.
Finché suonava breve sommesso
Il comando dell’alba:
“Wstawac”;
E si spezzava in petto il cuore.
Ora abbiamo ritrovato la casa,
Il nostro ventre è sazio,
Abbiamo finito di raccontare.
È tempo. Presto diremo ancora
Il comando straniero:
“Wstawac“.
11 gennaio 1946 ( in esergo alla Tregua di Primo Levi)
La poesia “Wstawac” da te citata, Andrea, che apre il romanzo “La Tregua” di Primo Levi sottolinea con grande maestria uno dei motivi ricorrenti nella narrativa dello scrittore torinese e cioè il sogno. “…Sogni densi e violenti /Sognati con anima e corpo /Tornare; mangiare; raccontare…” popolano la sua memoria: sogni brutalmente interrotti nella notte del Lager dalla parola “Alzarsi”!. Ma anche l’altro sogno, quello di essere tranquilli a casa e in famiglia viene bruscamente troncato dalla temuta parola “Alzarsi!” Dunque il ritorno alla vita, al quotidiano, alla normalità- per chi ha provato il lager- non puo’essere che una “tregua”.