27 gennaio 2019, Giornata della Memoria
…E’ un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui saranno forse ancora attuabili.
La tua Anna (a Kitty, 15/7/1944)
ANNA FRANK, DIARIO
P.s. mia la foto (scattata nel 2007) all’interno del campo di concentramento di Mauthausen. Proprio le parole indimenticabili di Anna Frank mi permettono di ricordare con rispetto ancora una volta che questa è anche la giornata del genetliaco di W.A. Mozart (27/1/1756), “fontana vivace” -per dirla col Sommo Poeta- di armonia per gli umani…a/m
Le parole di speranza presenti nel passo da te citato, Andrea, tratto dal Diario di Anna Frank, mi riportano alla nota riflessione leopardiana: “La somma felicità possibile dell’uomo in questo mondo, è quando egli vive quietamente nel suo stato con una speranza riposata e certa di un avvenire migliore…(Zibaldone di pensieri). Sento, a tale proposito, il bisogno di sottolineare, nella giornata della Shoah, che l’aspirazione massima di ciascuno di noi, è quella di vivere in un mondo senza discriminazioni, pregiudizi e violenze di ogni genere, nel pieno rispetto della propria e dell’altrui libertà.
Nel condividere appieno le tue riflessioni, Fiorella, sono però costretto ad osservare che oggi più di qualcuno scherza col fuoco, nel nostro paese, fomentando un clima di barbarie. Tanta, troppa ignoranza al potere, oggi. E qui mi fermo rispettosamente, considerando la tematica in oggetto (tanto ci siamo perfettamente compresi). Un caro saluto