NATALE DI GUERRA
Avvolto nel silenzio
intatto della notte
un angolo smarrito
di mondo attendeva…
l’aria gelida aveva
l’acre profumo dei campi.
Sul nero cristallo del cielo
le stelle sfavillavano
come i globi di vetro
sospesi tra i rami
di un umile pino,
ai riflessi della luce
mutevole del fuoco
nella grande cucina
spoglia, spartana
della mia casa natia.
Era la notte santa
di un Natale di guerra.
Fiorella D’Ambrosio (dalla silloge Come un dipinto, Gabrieli International Editor, Roma 2008)
Ti sono davvero molto grata, Andrea, per aver pubblicato la poesia in oggetto, a me tra le più care: il ricordo di un Natale caratterizzato da quell’atmosfera di silenzio, quasi di sospensione vitale, che suscita ancora oggi nel mio animo intense emozioni, intime corrispondenze e un vago rimpianto del passato.
E’ stato davvero un piacere pubblicarla, Fiorella, e colgo qui l’occasione per farti fervidi auguri di buon Natale
Costruita con efficace proiezione di immagini, la poesia di Fiorella D’Ambrosio ricrea l’atmosfera di un lontano Natale di guerra in cui i sottintesi dolorosi sentimenti personali si dilatano in una sensazione di sofferenza universale. I versi si impongono per una capacità espressiva di grande intensità: esempio di una lirica moderna essenziale e di elevato profilo artistico.
Una lirica armoniosa che sa trasfondere con notevole sintesi linguistica e in ritmi delicati e suggestivi un sentimento del vissuto di forte intensità.
Complimenti all’autrice!
Un grazie di cuore a Luca e a Simonetta per l’attenzione rivolta alla mia poesia da loro egregiamente commentata.Un affettuoso saluto.