In foto la pagina del Mattino (edizione di Benevento, 27/4/2018) relativa alla terza edizione del Festival della Cortesia che si è svolto presso l’Auditorium Al Cilindro Nero a San Giorgio del Sannio sabato scorso 28 aprile. Quale relatore dell’evento e in considerazione del tema in oggetto, ho proposto la lettura critica di una poesia famosa di Pier Paolo Pasolini scritta esattamente cinquant’anni fa, IL PCI AI GIOVANI! della quale sarà opportuno riportare qui l’inizio (a fronte del mezzo secolo che ci separa, oggi, dal Sessantotto…A/M):
E’ triste. La polemica contro
il PCI andava fatta nella prima metà
del decennio passato. Siete in ritardo, figli.
E non ha nessuna importanza se allora non eravate ancora nati…
Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi
quelli delle televisioni)
vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio
delle Università) il culo. Io no, amici.
Avete facce di figli di papà.
Buona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Siete paurosi, incerti, disperati
(benissimo!) ma sapete anche come essere
prepotenti, ricattatori e sicuri:
prerogative piccolo-borghesi, amici.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti!
perché i poliziotti sono figli di poveri…
Appunti in versi di Pier Paolo Pasolini, in “Nuovi Argomenti”, n.10, aprile-giugno 1968 ed ora leggibili in Empirismo eretico (2015), Garzanti Editore, raccolta di saggi del grande scrittore e regista.