25 APRILE 2018
” …Piango ancora, ogni volta che ci penso,
su mio fratello Guido,
un partigiano ucciso da altri partigiani, comunisti
(era del partito d’Azione, ma su mio consiglio;
lui, aveva cominciato la Resistenza come comunista);
sui monti, maledetti, di un confine
disboscato con piccoli colli grigi e sconsolate prealpi“
Pier Paolo Pasolini, da Poeta delle ceneri (1966)
Proprio ieri pomeriggio, nel corso della cerimonia d’apertura delle celebrazioni per la ricorrenza del 25 aprile, che si è tenuta presso il Museo d’arte Barbella della mia città, tra le letture poetiche -con accompagnamento musicale- la piu’ toccante e’ stata la celeberrima lirica “La Resistenza e la sua luce”dalla raccolta “La religione del mio tempo” di Pier Paolo Pasolini”…”Quella luce era speranza di giustizia/…Nella storia la giustizia fu coscienza/ d’una umana divisione di ricchezza,/e la speranza ebbe nuova luce”. Gradevolissimi, Andrea, i versi da te sapientemente scelti da “Poeta delle ceneri” e qui riproposti. Un caro saluto.
Significativa, Fiorella, questa coincidenza da te evidenziata nel nome di Pasolini in una ricorrenza come questa del 25 aprile. Un caro saluto
qui su queste pagine si trova sempre quel qualcosa di diverso che ti colpisce e ti suggerisce di ritornare a leggere e riflettere sulle pagine importanti della storia con la luminosità dell’arte e della poesia.
Un caro saluto
Grazie per la costante tua attenzione, Francesco. Un caro saluto