Caravaggio, Adorazione dei pastori, 1609, Messina, Museo Regionale

 

Notte, fammi guardiano!

 

Si va lontano nell’inverno…

a cercare una scorza di bene.

Notte, fammi guardiano!

È inchiostro buio la terra:

solo i dubbi danno luce al prodigio.

Tenda di stelle che s’apre in cielo ….

Resta sospeso nell’oro del vento

l’abbraccio che non ha nome.

Dio è impronunciabile: lo si ama

come padre, ma anche figlio.

Viaggio fino al silenzio della luce.

Sono nato pastore, tra cani e rugiada,

a cercare l’ombra tra biscotti d’infanzia,

carezza quotidiana, agnello di sole.

Tra fiati d’animali, il vento nuovo

dell’amore sarà il miglior calzare.

 

Notte, fammi guardiano d’ogni

ramo spezzato o dipinto di neve!

 

 

Copyright 2017 © Paolo Carlucci

 

 

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