24 agosto 2016 – 24 agosto 2017
Ed eccoci a ricordare le prime ore del 24 agosto 2016 allorché, per la precisione alle 3,36, si verificò la scossa più potente del sisma che molte vittime fece ad Amatrice, Arquata del Tronto e in tante altre cittadine del centro Italia: scossa seguita da infinite repliche nei giorni e mesi successivi, molte delle quali di notevole magnitudo. Scrivo queste parole ora, allarmato come tutti dalle notizie del terremoto del 21 agosto scorso ad Ischia (quasi a sancire che dalle nostre parti è agosto più di aprile un mese crudele, ripensando a The Waste Land di Thomas Stearns Eliot). Solo una rapida riflessione qui di seguito, avvalorata purtroppo dal sisma ischitano di pochi giorni fa che vittime e ingenti danni ha provocato: nel Belpaese la prevenzione è lenta e l’emergenza è rock, amaramente chiamando in causa un leitmotiv di Adriano Celentano (al cospetto della spada di Damocle che pende sul nostro capo da troppo tempo e cioè la grave insicurezza abitativa rispetto ad altri paesi del mondo ad alto tasso di sismicità). Difficile vedere una luce, attualmente, qui da noi in Italia, in presenza di un territorio devastato da terremoti sempre più frequenti e una società lacerata negli animi e nei costumi; per cui davvero a fronte di tutto ciò dobbiamo impegnarci al massimo nessuno escluso allo scopo di riguadagnare posizioni sia a livello morale sia a livello materiale. Ma è venuto il momento adesso di tornare indietro con il pensiero ad un anno fa, al 24 agosto del 2016 (mia la foto della croce di vetta del Pizzo di Sevo sopra Amatrice, croce da me raggiunta in escursione il 30 agosto 2015, data dell’ultima spensierata sagra dei celebri spaghetti locali)…
Andrea Mariotti