DOPO GLI ATROCI FATTI DI BARCELLONA

 

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,

umile e alta più che creatura,

temine fisso d’etterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana natura

nobilitasti sì, che ‘l suo fattore

non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amore,

per lo cui caldo ne l’etterna pace

così è germinato questo fiore.

Qui se’ a noi meridiana face

di caritate, e giuso, intra’ mortali,

se’ di speranza fontana vivace

 

PARADISO, XXXIII, 1-12

 

 

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