“KJ2”
Invocazione – e Assunzione –
di un‘Ursa Arctos, poi Orsa Minore
– parabola d’Inciviltà
(13-15 agosto 2017) –
Da sempre l’Orsa vive nel bosco…
Da quando Dio ce l’ha messa. Ma
l’Uomo cambia le regole condominiali:
lui ha più millesimi, e decide. Il bosco
gli serve per svagarsi, avventurarsi placido:
dirà all’Amministratore di sfrattare l’Orsa.
Dal suo regno verdecupo, dalla sua pelle.
Bosco ameno del Trentino, laghi di Lamar.
Plotoni ligi di forestali. Carabine ben oliate.
Morte per ordinanza provinciale: “KJ2”
kaputt! Nulla turbi le vacanze intelligenti,
le scampagnate borghesi – gli orsi, oh sì,
ma solo dentro le gabbie, o nei cartoons.
Restano gli orsacchiotti: ma quelli veri,
piccoli orfani mammiferi, non giocattoli…
Se l’uomo allo stato di natura è positivo –
lo giurava, filosofava Rousseau – ora però
il buon selvaggio non ammette più la selva
né il selvatico… Solo plastica e metafore.
Aveva aggredito un uomo, borbottano
le news. Ma forse era lei, impaurita! –
Mamma Orsa, dall’Uomo… I pacifisti
disquisiscono on line… E la giustizia
resta ferma in folle, accelera parole.
Inventa un progetto ipocrita: LifeUrsus!
Ma la pietà? La pietà delle stelle, ecco
ha preso i suoi occhi, e il suo bramito
fiero, grido impazzito di paura, per fare
di quella luce atterrita, punita d’esserci,
una nuova entità… E l’ha assunta in cielo.
Le costellazioni esistono per questo.
Gli antichi lo sapevano, astronomi
congeniti… Gli emisferi sono tappezzati
di stelle, soprattutto d’Orse… Maggiore
o Minore, Lei invoca il mondo da lassù…
E ha fatto un bosco di tutte le sue nuvole.
Ma guarda e protegge meglio, dall’altra
oasi o foresta di celeste, proprio i suoi
orsacchiotti. Li salva… da quei buoni selvaggi
dei turisti, spaventati sempre dalla Natura
che sventrano: e uccidono così, per sano
hobby ecologista, in tuta e scarpe da trekking.
Plinio Perilli