Sotto il cielo di aprile la mia pace
è incerta. I verdi chiari ora si muovono
sotto il vento a capriccio. Ancora dormono
l’acque ma, sembra, come ad occhi aperti.
Ragazzi corrono sull’erba, e pare
che li disperda il vento. Ma disperso
solo è il mio cuore cui rimane un lampo
vivido (oh giovinezza) delle loro
bianche camicie stampate sul verde.
Sandro Penna (Poesie, 1927-38)
Un soffio di primavera in questo mirabile “quadretto di genere” tipico della poesia di Sandro Penna, in cui immagini della natura (“il cielo di aprile”,”i verdi chiari”), fenomeni atmosferici (“il vento a capriccio”) e figure umane(“ragazzi corrono sull’erba”) riflettono in tono composto e lessico essenziale (letterario e quotidiano al tempo stesso), gli stati d’animo del poeta, il suo rapporto emotivo e sensuale col mondo. Ottima scelta la tua, Andrea, quella di riproporre ai visitatori del blog, i versi di una tra le più suggestive liriche di Sandro Penna. Grazie.
Sì, Fiorella, concordo con te, davvero si tratta di una lirica quanto mai suggestiva del poeta perugino. Un caro saluto