Giovedì 9 febbraio alle ore 17
nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria
(Strada Nuova, 65 – Pavia)
si terrà la presentazione del libro di
Matteo Brera
Gabriele d’Annunzio, i libri proibiti e i rapporti Stato-Chiesa all’ombra del Concordato
Ne discutono con l’Autore:
Carla Riccardi, docente Letteratura Italiana
(Università degli Studi di Pavia)
Annibale Zambarbieri, docente Storia del Cristianesimo e delle Chiese
(Università degli Studi di Pavia)
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Sulla base di una documentazione ancora largamente inedita e reperita per lo più negli archivi vaticani, Matteo Brera dimostra che l’istituto della censura librorum era anche (o soprattutto) un’arma di offesa politica.
L’Autore si sofferma sulle motivazioni sottese alle denunce e alle condanne all’Indice del “pericoloso sensuale” Gabriele d’Annunzio, scrittore disapprovato tanto per la sua letteratura osceno-mistica quanto perché rappresentava in pieno le frange estreme di quel modernismo combattuto dalla Chiesa più ortodossa.
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