NEVICATA
Nevica: l’aria brulica di bianco;
la terra è bianca; neve sopra neve:
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco:
cade del bianco con un tonfo lieve.
E le ventate soffiano di schianto
e per le vie mulina la bufera:
passano bimbi: un balbettio di pianto;
passa una madre: passa una preghiera.
GIOVANNI PASCOLI
P.S. la foto che Fiorella D’Ambrosio mi ha spedito dalla sua Chieti mi ha riportato a tale poesia (a/m)
Il fenomeno naturale della neve -tema della lirica in oggetto- evoca nell’autore Giovanni Pascoli immagini altamente suggestive sul mistero della vita e della morte…”l’aria brulica di bianco”, “gemono gli olmi” “e per le vie mulina la bufera”…”passano bimbi:un balbettio di pianto”, “passa una madre:passa una preghiera”. Il poeta trasfigura il paesaggio sommerso dalla neve e sospeso nel vuoto, in un simbolo angoscioso:la bufera della vita in cui l’uomo “passa” come un’ombra, per sparire nel nulla. Grazie, Andrea, per aver dato rilievo con questa bellissima poesia pascoliana alla foto che ritrae la città di Chieti colpita ieri da una vera e propria tempesta di neve. Un caro saluto.
Sempre perfetta e dolcissima questa poesia di grande attualità con queste temperature polari. Che bel suono che ha la neve! Grazie Andrea per averla proposta.
Impressionante e straordinaria la foto.
Saluti
Grazie a te, cara Fiorella, per il significativo commento che accolgo nel blog in questa “nera” giornata dovuta ad un sisma che infierisce spietato su popolazioni duramente stremate. Le parole possono poco. Un affettuoso saluto
Grazie a te, Monica, per aver sottolineato la bellezza senza tempo della poesia pascoliana associata alla foto. Un caro saluto