Ripensando alla squillante vittoria di Donald Trump, mi è tornato alla mente un importante saggio freudiano di metapsicologia: “L’avvenire di un’illusione” (1927)…ebbene sì: assieme a tanti altri devo avere a lungo ALLUCINATO UN DESIDERIO (lo dico in onestà intellettuale); quello, cioè, del miliardario rozzo e populista sonoramente sconfitto alla prova dei fatti e quindi non idoneo a disturbare quanto rimane di una nostra immagine rassicurante del mondo reale. Il pensiero marxiano poi, sempre vivo, mi aiuta a capire che il grave problema della redistribuzione della ricchezza nel pianeta globalizzato non avrebbe non potuto condizionare le sovrastrutture ideologiche (nel caso specifico, riferendomi alle elezioni americane). Una di queste sere infine, rivedrò il film dei film, ossia “Quarto potere” di Welles, a proposito delle ispirate previsioni della stampa statunitense in primis…
P.S. circa il sostegno di Grillo al “Vaffa” deliberato dagli elettori in USA, concordo con Carlo De Benedetti: “populismo da riviera ligure”, così esprimendosi ieri sera l’Ingegnere a “Otto e Mezzo”. Rimane il fatto che le società più o meno complesse non si governano e amministrano coi “vaffa”, in tutta evidenza.
Andrea Mariotti
p.s. la foto è quella di un’opera dell’artista Doriana Onorati