… IN UN FUTURO APRILE
nel lunedì dell’Angelo carezzato
da Franco Citti, tu ed io in silenzio
a mirare quella stele all’Idroscalo
di Ostia…quand’ecco sul tuo volto
brillio di lacrime, cocenti stelle
per la Supplica di Paolo alla madre.
Tre giorni dopo lo sfregio alla memoria.
Pace al poeta! a noi la verità sulla
sua morte nel putrido teatro italiano
poesia inedita di Andrea Mariotti -aprile 2016- nel quarantunesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini (“cliccare” per ingrandire la foto)
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secondo quanto ricorda Mario Rosati -(lo scultore della stele a Pasolini) in Memorie di un ragazzo di borgata– Franco Citti, indimenticabile protagonista del film Accattone (e scomparso lo scorso gennaio) da tempo progettava -senza essere riuscito a realizzarla- una storia cinematografica dal titolo E mo’ te racconto, vicenda di un Angelo in cerca del luogo dove era stato ucciso Pasolini (a/m).
Bellissimo omaggio -la tua poesia, Andrea,- a Pier Paolo Pasolini nell’anniversario della sua morte, anche per il suggestivo, coinvolgente ricordo della “Supplica a mia madre” (…”Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,/ ciò che è stato sempre…”), tratta dalla raccolta “Poesia in forma di rosa” del grande artista e intellettuale bolognese “per caso” e friulano per “adesione del cuore”. Complimenti!
Ti ringrazio, Fiorella, ma con amarezza osservo che pur considerando il legittimo peso mediatico del rovinoso terremoto che ha colpito in questi giorni la popolazione umbro-marchigiana, a fatica oggi ho trovato sui giornali riscontro dell’anniversario pasoliniano. Ma si capisce: quarant’anni da quella morte atroce sono una cosa (ingente, dal punto di vista monetario); quarantuno, né carne né pesce. E il popolo-bue deve poter “intuire” senza conoscere ufficialmente mandanti e manovalanza di quel brutale omicidio. Questo è quanto, come ampiamente ha dimostrato lo sfregio all’Idroscalo dell’aprile scorso guarda caso all’indomani dell’uscita del film La macchinazione. Un caro, affettuoso saluto
Molto bello e coinvolgente questo tuo omaggio-ricordo per Pasolini. Mi hanno colpito particolarmente i versi finali..
Il tuo apprezzamento dei miei scarni versi dedicati a Pasolini mi fa davvero piacere, cara Monica. Lucidamente i tuoi occhi si sono posati soprattutto sulla conclusione della poesia, laddove non posso trattenere lo sdegno più accorato per quanto accaduto all’Idroscalo di Ostia lo scorso aprile. Un caro saluto
Condivido con te il ricordo e leggendo le lacrime riaffiorano, grazie Andrea.
Sì, Stefania, è stata una mattinata di intensa meditazione in un luogo oltraggiato, tre giorni dopo, dalla “matta bestialitade”. Un caro saluto