“Indi sen va quel padre e quel maestro
con la sua donna e con quella famiglia
che già legava l’umile capestro…”
PARADISO, XI 85-87
Oggi 4 ottobre 2016, festa del Santo Patrono d’Italia, papa Francesco si è recato ad Amatrice e in altri luoghi devastati dal sisma del 24 agosto scorso. Mentre in Assisi questa mattina si svolgevano solenni celebrazioni lui, Bergoglio, era lì, di fronte a quelle montagne agghiaccianti di macerie nella zona “rossa” di Amatrice. Non posso nascondere la commozione provata riguardo a tale immagine in televisione, all’ora di pranzo. Nei giorni successivi al 24 agosto, mi ero infatti chiesto con spirito polemico su Twitter il perché dell’assenza di Bergoglio nei luoghi terremotati (il papa prometteva allora da Roma che presto sarebbe arrivato). Bergoglio è indiscutibilmente vicino alla souffrance di uomini e di cose; facendomi peraltro pensare, con il suo gesto, quest’oggi, all’accorrere di Pio XII il 19 luglio del 1943 sul piazzale del Verano per confortare i vivi e benedire le vittime del bombardamento su Roma. Ognuno ha i suoi tempi, e Bergoglio ha festeggiato nel modo migliore, credo, il Patrono d’Italia di cui porta il nome.
Andrea Mariotti
La visita a sorpresa del Papa, ieri 4 ottobre, alle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto, credo abbia suscitato grande emozione in tutti noi “Non sono venuto prima, per non dare fastidio”, ha detto il Santo Padre alla folla raccolta intorno a lui. Non nego d’essere rimasta anch’io stupita dell’assenza del Papa nelle zone terremotate all’indomani o comunque nei giorni successivi al disastroso evento. Ma oggi me ne do una ragione: non poteva papa Bergoglio fare cosa migliore, per rendere omaggio alle tante vittime, che scegliere il giorno della festa liturgica di San Francesco. Appropriata, Andrea, la citazione dei versi danteschi, ai quali accosterei i seguenti: “Non era ancor molto lontan da l’orto,/ ch’el comincio’a far sentir la terra / de la sua gran virtute alcun conforto…/” (Paradiso, canto XI 55-57 ). Un caro saluto.
Concordo appieno con le tue osservazioni, Fiorella, ancora commosso per la presenza di papa Francesco nei luoghi del dolore ieri 4 ottobre. E felicissima trovo la tua citazione dei versi 55-57 del Paradiso. Un caro, affettuoso saluto