gallori

Comunicato stampa

 

Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina

sabato 10 settembre 2016

 ore 16.00

 

Conferenza

del prof. Franco Tamassia

 

“Emilio Gallori e il monumento a Garibaldi sul Gianicolo”

 

a cura dell’Istituto Internazionale di Studi

“Giuseppe Garibaldi”

 

 

L’Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi” dedica una conferenza a “Emilio Gallori e il monumento a Garibaldi sul Gianicolo”,  tenuta dal prof. Franco Tamassia, Direttore dell’Istituto, sabato 10 settembre 2016, dalle ore 16 alle 18, presso il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina L’iniziativa è promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Presenzia e introduce Mara Minasi, responsabile del Museo.

La decisione di innalzare un monumento a Garibaldi sul Gianicolo, il colle che aveva visto nel giugno del 1849 la disperata resistenza del difensori della Repubblica Romana all’assedio delle truppe francesi comandate dal generale Oudinot, fu presa dal Parlamento italiano e dal Comune di Roma il 2 giugno del 1882, lo stesso giorno in cui l’eroe moriva a Caprera.

Fu così che nel maggio del 1883 il Comune acquistava dal principe Corsini l’area di 43 mila metri quadrati sulla sommità del colle per destinarla a passeggiata pubblica.

L’inaugurazione del monu­mento all’Eroe dei due Mondi – opera dello scultore toscano Emilio Gallori – ebbe luogo il 20 settembre 1895 durante i solenni festeggiamenti del venticinquennale della breccia di Porta Pia. Giuseppe Garibaldi vi è raffigurato a cavallo, assorto e pensoso. Sui lati del basamento sono i gruppi allegorici dell’Europa e dell’America e due realistiche scene di battaglia: Luciano Manara con i suoi bersaglieri in un attacco alla baionetta durante la difesa di Roma e alcuni garibaldini impegnati a Calatafimi.

 “Il Gianicolo – spiega il prof. Tamassia – dopo il Palatino, costituisce uno dei luoghi della Roma di ogni epoca dove la sacralità è più intensa e le valenze misteriche coinvolgono il visitatore di ieri e di oggi in un dialogo con le grandi anime del passato. Agli esordi del Risorgimento, la Repubblica Romana ha reso più intensa questa sacralità e il successivo pensiero laico risorgimentale ha ispirato la ricostruzione e la costruzione di un tessuto organico di monumenti (Porta San Pancrazio, il Vascello, i Monumenti di Garibaldi e di Anita, di Ciceruacchio e di Righetto, i busti della rimembranza, il Mausoleo Ossario dei caduti per Roma capitale, il Faro) dal quale emana, sulla visione di Roma che si stende ai piedi del Colle, una severa ammonizione per la coscienza etica e politica degli italiani”.

L’epicentro del Colle è costituito dal Monumento a Garibaldi che Emilio Gallori, ha concepito, attraverso le rappresentazioni plastiche e figurative, le proporzioni e le volumetrie geometriche, come un insieme coeso ed armonico di simbologie essoteriche, cioè rivolte al pubblico più ampio, ed esoteriche, cioè rivolte al gruppo ristretto di coloro che intendono avviarsi nel sentiero della meditazione profonda sui valori che rendono una Nazione attrice nella Storia.

Franco Tamassia, già dirigente del Ministero della Pubblica Istruzione, professore di Diritto Pubblico a riposo e Direttore dell’Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi”, ha collegato i suoi interessi professionali di giurista con lo studio dei problemi istituzionali della Nuova Italia connessi ai problemi che attualmente impegnano le trasformazioni dell’ordinamento costituzionale italiano.

Il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina si trova in largo di Porta San Pancrazio.

Info 060608. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

www.museodellarepubblicaromana.it

 

Cinzia Dal Maso

328.9110434

 

 

 

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