BRINDISETTO FISCALE
ascolta, gente, questa mia canzone:
dice il Salmista con il Vangelista,
con Catone e Platone e Salomone,
e con Napoleone e con Solone,
ma lo dice anche qualunque coglione,
che questa nostra vita è tanto trista,
che di dolore e di lacrime è mista,
che questo nostro mondo è una prigione:
date le orecchie a me, brave persone:
l’anima sta nel corpo carcerata,
dentro la pelle viva sta murata,
ergastolata con disperazione:
chi non defunge, ogni uscita è vietata:
soltanto morte ci è liberazione:
sospiro eterno è l’umana evasione:
tutti si evade, in immaginazione:
sentite, dunque, e prestate attenzione:
perché si evade dormendo e sognando,
ubriacando, drogando, delirando,
televedendo per televisione,
pornografando con pornopassione,
e a tutta birra, insomma, fantasiando:
con dose giusta di allucinazione,
ci passa il tempo con rassegnazione:
usate, anche con me, sopportazione:
ci arrivo in fretta alla mia conclusione:
fantaevasione, via, nell’irreale,
a un uomo gli è un suo dono naturale:
di fantavita a ciascuno animale
gli è assegnata, in diritto, sua porzione:
ma c’è una bestia che fa compassione,
perché ci scappa senza la finzione:
ci spiego presto questa mia allusione:
non ci sta mica, qui, complicazione:
parlo di bestia molto bestialissima,
che è fiera molto supermiserissima,
che non ci gode niente tassazione,
niente anticipazione, che è fortissima,
niente conguaglio di contribuzione,
e niente saldo, a niente imposizione:
ci arrivo, e metto il brindisi in azione:
che quella bestia che ho fatto menzione,
quell’evasore da evasioni vere,
che ci evade la sua dichiarazione,
e ci fa fiche alla costituzione,
tutti ci alziamo e gomito e bicchiere,
che a tutti ce lo mette nel sedere,
perché, intanto, chi paga è Pantalone:
poesia di Edoardo Sanguineti, da Novissimum Testamentum, Piero Manni