Il visitatore del presente blog vorrà accogliere -spero- i miei ricorrenti “appunti” mozartiani a distanza di 260 anni dalla nascita del genio di Salisburgo, in questo 2016; ma è un fatto (provare per credere) che stanchezza ed ansia delle nostre vorticose giornate si dileguano grazie al rimedio squisito dei Divertimenti K 247, 287, 334 del Maestro (per A. Einstein “paradiso perduto della musica”). L’ultimo dei suddetti Divertimenti da me citati riserva peraltro all’ascolto un Minuetto famoso e stupendo…consigliabile insomma abbandonarsi al flusso carezzevole e puro di tali partiture che -senza segnare irreversibilmente la storia della musica – pure arrecano delizie all’animo risucchiato dallo spleen…
Come visitatrice del presente blog e cultrice di musica, accolgo con piacere, Andrea,e gratitudine il messaggio artistico dei tuoi “ricorrenti appunti mozartiani”.I “Divertimenti” K 247,287,334 di Mozart da te citati,di piacevolissimo ascolto per l’equilibrio formale,l’armonia dei toni,l’eleganza delle modulazioni,sono un esempio delle ricchissime doti del compositore salisburghese e della serena,profonda,infrangibile bellezza della sua musica. Un caro saluto.
Meglio non avresti potuto dire, Fiorella, riguardo alla raffinata elaborazione mozartiana dei Divertimenti, fino alla sommità del K334 (fra cupe variazioni e il minuetto da me ricordato). E ti ringrazio per il favore e l’interesse particolarmente competente che riservi ai miei “appunti” di viaggio all’interno della musica di Mozart e che offro ai visitatori del blog (forse costruttivamente, considerando le visualizzazioni del tweet correlato alla mia nota: esse ammontano, al momento, a più di cento…cosa mai accaduta finora, per quanto mi riguarda). Del resto a 260 anni dalla nascita di questo genio della musica, come soffocare da parte mia i termini di una passione di ascoltatore a conti fatti devoto a detta musica, non esito a dire? Un caro saluto a te