Trilussa

 

LA  LIBBERTA’

 

La Libbertà, sicura e persuasa

d’esse stata capita veramente,

una matina se n’uscì da casa:

ma se trovò con un fottìo de gente

maligna, dispettosa e ficcanasa

che j’impedì d’annà libberamente.

 

E tutti je chiedeveno: -Che fai?-

E tutti je chiedeveno: -Chi sei?

Esci sola? a quest’ora? e come mai?…

-Io so la Libbertà! -rispose lei-

Per esse vostra ciò sudato assai,

e mò che je l’ho fatta spererei…

 

Dunque potemo fa’ quer che ce pare…-

fece allora un ometto: e ner di’ questo

volle attastalla in un particolare…

Però la Libbertà che vidde er gesto

scappò strillanno: -Ancora nun è affare,

se vede che so uscita troppo presto!

 

poesia di Trilussa, tratta da Le Favole

 

 

 

 

 

 

 

4 commenti su “

  1. Fiorella D'Ambrosio

    Con piglio rapido e vivace, “La libberta’ ” di Trilussa ( pseudonimo di Carlo Alberto Salustri) che leggo oggi con piacere sul tuo blog, Andrea, coglie appieno -in un dialogato ricco di modi popolareschi di pungente realismo- la vena moralistica e satirica dell’artista romano tra i piu’ rappresentativi nel panorama della poesia dialettale novecentesca, insieme a Salvatore Di Giacomo, Albino Pierro, Virgilio Giotti, accomunati dall’avvertita esigenza di esprimersi liricamente in vernacolo, anziché nella lingua abituale dell’uso letterario. Complimenti per la pregevole scelta e un caro saluto. Fiorella

  2. andreamariotti Autore articolo

    Devi sapere, Fiorella, che ieri pomeriggio trovandomi nella piazza romana che dal poeta prende il nome, ho percepito qualcosa, naturalmente ascrivibile a quelle sottili “correnti” che circolano in determinati luoghi. Nella fattispecie, al cospetto del monumento dedicato a Trilussa, ecco all’improvviso nella mia mente il ricordo della poesia qui presentata. Così è andata, e sono lieto di aver suscitato il tuo interesse alla rilettura di essa. Un caro saluto a te

  3. monica martinelli

    Bello ricordare i versi di Trilussa, dai quali c’è sempre qualcosa da imparare. Proverbiali la sua sagacia e la sua ironia nel dire tra le rime le cose come stanno…
    Saluti
    Monica

  4. andreamariotti Autore articolo

    Sai, Monica? questi versi di Trilussa sono sempre stati da me particolarmente apprezzati, in quanto davvero felice e godibile mi sembra la poetica personificazione della Libertà come naufraga fra gli “ometti” non alla sua altezza. Un caro saluto

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