Eccomi nel Giorno della Memoria a rammentare come in passato nel presente blog un’altra importante ricorrenza; in quanto proprio il 27 gennaio 1756 vedeva la luce a Salisburgo Wolfgang Amadeus Mozart. Sicché ci troviamo oggi a 260 anni esatti dalla nascita del compositore per me come per molti emblema indiscutibile della Bellezza. Al musicista immensamente caro ho dedicato un breve saggio che apparirà nel numero 63 del quaderno quadrimestrale di cultura letteraria e arte I Fiori del Male. Mi permetto qui di suggerire ai visitatori del blog di vedere o rivedere nel caso non tanto il celebre film Amadeus di Milos Forman; bensì il Don Giovanni di Joseph Losey, “sintesi mirabile tra la musica di Mozart e le atmosfere palladiane delle ville venete” com’è stato detto. Superfluo l’invito all’ascolto della musica del genio di Salisburgo… e in mente mi viene anzitutto, delle partiture del Maestro, l’adagio del Concerto per clarinetto e orchestra K622; appropriato alla circostanza, e cioè al Giorno della Memoria.
Quale sublime emozione ascoltare la musica di W.A.Mozart! Il Concerto per clarinetto e orchestra K622, una delle ultime composizioni del genio salisburghese, rappresenta -nella fluidità melodica, nella nitida espressività e nel forte potere suggestivo- la perfezione assoluta raggiunta dall’incomparabile artista. Non si può che ringraziarti, Andrea, per il tuo gentile invito all’ascolto della celebre opera mozartiana in una occasione particolare, come il Memory Day della Shoah. Un caro saluto. Fiorella
Non poca letteratura mozartiana indica in effetti nel Concerto per clarinetto, Fiorella, “un inno alla fratellanza universale tra il Flauto Magico e il Requiem”. Si è anche detto, giustamente, della disarmante semplicità dell’Adagio, come una “preghiera” di rarefatta purezza che oggi ho naturalmente riascoltato nel Giorno della Memoria. Un caro saluto a te, Fiorella.
Caro Andrea, le tue segnalazioni e imput sono sempre ricercate e preziose per originalità e finezza artistica. Mentre ti scrivo ascolto, su tuo invito, il concerto per clarinetto e la pienezza del suono mi conduce amabilmente in un estatico momento di leggera purezza.
Ti sono grato per questo suggerimento alternativo, poiché la bellezza dell’arte in ogni sua declinazione è l’arma migliore per allontanare la barbarie dall’uomo. Oggi è stato giustamente, un gran parlare della giornata della memoria, ma l’impressione che matura in me, è che si voglia parlare tanto in un giorno per poi dimenticarsene per il resto dell’anno.
Un caro saluto
Francesco
Grazie per questo tuo commento, Francesco, con un caro saluto.
Grazie per il suggerimento di ascolto Andrea, e detto da te che sei un fino conoscitore di Mozart..vale! Leggeremo con interesse il tuo articolo sul prossimo numero della rivista I fiori del male.
Saluti
Monica
Mi fa piacere, Monica, che tua abbia letto questo mio conciso e sentito omaggio al musicista da sempre dentro il mio animo… fino alle midolla, per dirla tutta. Un caro saluto