Dileggiata, processata nel 2002 proprio in Francia per razzismo religioso e xenofobia. Occorre leggerla la pagina on line di ieri dell’ Huffington Post per riflettere sul vigore profetico di Oriana Fallaci, all’indomani dell’11 settembre 2001. E Tiziano Terzani che l’ammoniva a cercare la pace anzitutto dentro se stessa! ma lei, testarda e a muso duro, a sviscerare l’imbelle spirito salottiero (non soltanto di casa nostra) inconsapevole a parer suo dell’Eurabia cresciuta a dismisura… questo però è il momento della vicinanza alle innumerevoli vittime fra morti e feriti del 13 novembre 2015 a Parigi.
P.S. Non starò qui a ripetermi circa la macroscopica mancanza di cautela da parte di chi ha proclamato e avallato il Giubileo ormai alle porte. Come cittadino italiano che vive e lavora a Roma mi sento di rispondere così a padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede (il quale non più tardi di ieri ha sottolineato la maggiore necessità del Giubileo, alla luce di quanto accaduto a Parigi il 13 novembre): libera nos, Domine!
Dopo la strage di Charlie Hebdo (7 gennaio 2015), Parigi e’ di nuovo sotto attacco! E non finisce qui; da una parte giungono minacce di jihadisti: “E’ solo l’inizio della tempesta…”, “Non vivrete in pace…”; dall’altra proclami di sostenitori dell’Isis :”Ora tocca a Roma, Londra, Washington…”. Che le profezie di Oriana Fallaci -da te, Andrea, appropriatamente citata- si stiano avverando? E intanto nella Capitale fervono i preparativi per il prossimo Giubileo della Misericordia! Un caro saluto. Fiorella
…quel vecchio proverbio in base al quale il buongiorno si vede dal mattino, Fiorella! alludo ovviamente alla strage del 7 gennaio scorso da te rammentata. Parlare di annus horribilis, a proposito del 2015, equivale a un eufemismo. Di questo pomeriggio la certezza, purtroppo, della morte di Valeria Solesin (28 anni), dottoranda in demografia alla Sorbona e con l’unico torto di essersi trovata venerdì sera al Bataclan nel momento dell’attacco terroristico. Le sia lieve la terra, davvero, come a tutte le vittime del 13 novembre parigino. Tutt’altro che esenti da gravi responsabilità socio-politico-culturali nonché di carattere economico nei riguardi di questo nemico che attacca il cuore dell’Europa, peccheremo pure di eurocentrismo, ma il nostro pensiero ora corre incessantemente a Parigi. Da mesi, infine (lo capirebbe pure un bambino) vado ripetendo nel presente blog che il prossimo Giubileo è per me del tutto fuori posto. Ho anche scritto che la prudenza non è paura e che non bisogna andarseli a cercare, i guai… Un caro saluto a te, Fiorella
Purtroppo quanto accaduto venerdì 13 è una ferita al cuore dell’Europa che difficilmente potrà rimarginarsi. Cercano di dividere e smantellare un’Europa già in grandi difficoltà politiche, economiche e relative agli ingenti e spesso incontrollati flussi migratori che si stanno sempre più verificando. Il terrorismo islamico e’ pericolosissimo e incontrollabile perché viene utilizzato il fanatismo religioso. Temo davvero che questo sia solo l’inizio di una guerra violenta e sanguinaria che genererà odio e altra guerra, ma purtroppo le armi continueranno a venderle a chi finanzia l’Isis e altre organizzazioni terroristiche. A rileggere, dopo questi ultimi eventi, le parole di Oriana Fallaci vengono davvero i brividi pensando a quanto è stata profetica! Sono totalmente d’accordo per quanto riguarda il giubileo..è una follia portarlo avanti in questo contesto..ma anche in questo caso credo che ci sono dietro molti interessi economici.. Purtroppo noi siamo impotenti di fronte a tutto ciò.
Affidiamoci alla speranza e al buon Dio!
Saluti
Monica
Purtroppo, Monica, un fantoccio monetario senza Politica e consacrato in questi anni al turbo-capitalismo quale l’Europa doveva sbatterci il muso contro gli effetti atroci della sua colpevolissima infingardaggine! e mi fermo qui, sottoscrivendo appieno quanto rammenti a proposito del lucrosissimo traffico d’armi che non vede nel “libero Occidente” un giglio di campo…circa la Fallaci, la ritengo come ho scritto dotata di una vis profetica degna di Pasolini, tanto per intenderci. Troppo facile è stato da più parti nel decennio passato liquidarla come una “manichea” furente e irragionevole, laddove lei, Oriana, figlia di partigiano, giornalista di rango e sul campo, nonché scrittrice coinvolgente (ho riletto quest’anno Un uomo, il suo romanzo non solo per me più bello) ci metteva in guardia nell’osservare quasi annoiati e infantilmente “intatti” la morte degli altri in nome di un non governato spirito multi-etnico. Sul Giubileo, da mesi nel presente blog ho scritto della avventatezza di chi lo ha deciso e avallato, con rispetto parlando; chiamando da parte mia in causa l’esercizio della prudenza, che non è paura. Ma adesso è troppo facile sottolineare “l’avevo detto, io!”. Mi limiterò ad osservare che sarebbe bello in questo momento più che mai uno sguardo dentro di noi, considerando non soltanto le nostre umanissime paure ma anche quella scivolosa violenza del nostro rapportarci agli altri esteso oggi a norma comportamentale. Un caro saluto a te