Ghetto

2 novembre 1975/ 2 novembre 2015

 

DOPO AVER RIFIUTATO UN PUBBLICO COMMENTO SULLA MORTE DI PIER PAOLO PASOLINI

 

Caro Pier Paolo.

Il bene che ci volevamo

-lo sai- era puro.

E puro è il mio dolore.

Non voglio pubblicizzarlo.

Non voglio, per farmi bello,

fregiarmi della tua morte

come d’un fiore all’occhiello.

 

Giorgio Caproni

 

2 commenti su “

  1. Fiorella D'Ambrosio

    Dopo aver seguito ieri sera con grande interesse su Rai Uno il documentario assai pregevole “Pasolini,il corpo e la voce”, dedicato a Pier Paolo Pasolini, uno dei maggiori artisti e intellettuali del XX secolo, ho letto con emozione i suggestivi versi di Giorgio Caproni che -con oculata scelta- hai oggi offerto in lettura(a 40 anni dalla morte dell’autore di “Ragazzi di vita”) ai visitatori del blog.Te ne siamo grati ed io in particolare. Un caro saluto, Fiorella

  2. andreamariotti Autore articolo

    Grazie per le tue parole, Fiorella. Sì, i versi di Giorgio Caproni dicono tutto in forma assolutamente asciutta e quasi severa e mi sono sembrati opportuni a fronte del profluvio mediatico che avvolge la figura del grande scrittore e regista atrocemente scomparso quararant’anni fa. Un carissimo saluto

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