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Secondo anniversario, oggi, della tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013 (le 368 bare dei migranti allineate davanti ai nostri occhi). Di sabato 3 ottobre peraltro, nel 1226, chiudeva gli occhi il Poverello di Assisi presso la Porziuncola, sulla nuda terra. Coincidenza forse significativa, chissà…pur non avendo lo scrivente risparmiato critiche di recente a papa Francesco circa l’imminente Giubileo nel presente blog, come dimenticare il suo primo viaggio da pontefice proprio a Lampedusa?

4 commenti su “

  1. Fiorella D'Ambrosio

    Nell’anniversario di una delle piu’gravi catastrofi marittime del Mediterraneo, non possiamo non ricordare -con animo commosso- le parole di Papa Francesco:”I morti in mare sono una spina nel cuore che reca sofferenza…” e quelle del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Il naufragio del 3 ottobre 2013 e’ una ferita drammaticamente aperta, un simbolo di umanita’ tradita…” Grazie, Andrea, per aver richiamato alla nostra attenzione questa immane tragedia che non può e non dev’essere dimenticata. Un caro saluto. Fiorella

  2. andreamariotti Autore articolo

    Doveroso da parte mia, Fiorella, ricordare l’immane tragedia di due anni fa. Avendolo già fatto il 3 ottobre dello scorso anno nel corpo dell’articolo, mi sento di citare qui ancora una volta -in risposta al tuo commento- il verso 117 dell’immortale agiografia dedicata dal Sommo Poeta al Poverello D’Assisi; il cui Transito avvenne per l’appunto la sera di sabato 3 ottobre 1226: “e al suo corpo non volle altra bara“; Par., XI (ossia la nuda terra, per le mistiche nozze di Francesco con la Povertà). Un caro saluto a te.

  3. Fiorella D'Ambrosio

    Inappuntabili, Andrea, le tue citazioni culturali, come questa -piu’specificamente letteraria- del canto XI ( verso117) del Paradiso dantesco, in relazione alla coincidenza, a dir poco inquietante, della data di morte di San Francesco d’Assisi (3 ottobre 1226) con la data del tragico naufragio a largo di Lampedusa (3 ottobre 2013). E, per tornare in tema, auguriamoci che la celebrazione della “Seconda giornata della Memoria e dell’Accoglienza”, oltre a sottolineare l’attualita’ del problema migranti, serva a sensibilizzare ulteriormente le coscienze di tutti e a sollecitare proposte concrete da parte dell’Unione Europea e di altri organi competenti per la soluzione della crisi in atto. Un caro saluto

  4. andreamariotti Autore articolo

    Grazie, Fiorella, per essere tornata sulla ricorrenza tragica di Lampedusa integrandola con le condivisibili osservazioni in merito alla “Seconda Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”. E’ giusto dire a te, qui, che il colore del presepe francescano nella foto da me scelta è lo stesso di tutte quelle bare scolpite nella nostra memoria…un piccolo gesto di non smemorata pietas, credo, da parte mia, ripensando pure al verso dantesco da me citato e riferito al Santo di Assisi. Un caro saluto

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