Con il consenso dell’autrice, eccomi a presentare oggi versi inediti di Fiorella D’Ambrosio, alla quale si devono da tempo puntuali e autorevoli commenti nel presente blog. I versi in oggetto risultano volutamente scarni, alla lettura: eppure mi pare impossibile non percepire in essi una lucida e profonda polisemia padroneggiata nei termini di una estrema, scandita fluidità di sapore attualissimo (rammento ai visitatori del blog che già in data 14 aprile scorso è leggibile una significativa poesia della D’Ambrosio):
Vorrei dar voce
alla mia illusione
di mondo
nel disordine del tempo…
Andature erranti
a ritmi discordi
squarci di luce
vibrazioni di dolore
moti alterni
di umana ansietà…
poesia inedita di Fiorella D’Ambrosio
Nella sua essenziale espressività si trovano (almeno secondo quanto intravedo) le difficoltà della vita che arrivano con apparente casualità. Una poesia che richiede un dialogo in ogni verso, ponendosi domande sul perchè assecondare questo modo di vivere ansiogeno, creando un importante momento di riflessione.
Grazie Andrea e Fiorella per aver proposto questa poesia.
Francesco
Non ho fatto altro, Francesco, per quanto mi riguarda, se non questo: offrire alla lettura il suggestivo testo di Fiorella D’Ambrosio (sapientemente scarno, insisto). un caro saluto
Di gradevolissima lettura, la lirica di Fiorella D’Ambrosio, agile nello scorrere dei versi brevi, scanditi con ritmo intenso, sintetizza una profonda e suggestiva riflessione dell’autrice sul mondo e sulla vita.
Complimenti al poeta Andrea Mariotti che ha arricchito il suo blog di un’altra preziosa perla…
Ringrazio consapevole del valore di versi da me apprezzati con kantiana immediatezza…
Bellissimo componimento, strutturato ed espresso con sapienti tocchi poetici, attimi di emozioni, di visioni dell’anima nella sua illusione.
Complimenti a Fiorella d’Ambrosio, autrice della lirica in oggetto e al poeta Andrea Mariotti che ne ha proposto la lettura ai visitatori del suo blog.
Ringrazio a mia volta. Ma, ripeto, era doveroso presentare dei versi carichi di disagio cosmico in sapiente economia d’eloquio.
Versi molto belli e suggestivi nella loro essenzialità e densità. E questa è anche la funzione della poesia: quel voler dare voce alle illusioni di mondo..alle vibrazioni di dolore..e all’umana ansietà. Complimenti a Fiorella D’Ambrosio e grazie ad Andrea per aver postato questa poesia.
Non posso che esprimere la mia sincera soddisfazione per questo ulteriore, gradito commento relativo ai versi di Fiorella D’Ambrosio, direi disarmanti nella loro nudità (nel senso più nobile del termine, non appartenendo davvero a tutti l’ars peraltro strettamente poetica di dire molto con poche parole).
Ringrazio di cuore i visitatori del tuo blog, Andrea, ed in particolare Francesco e Monica Martinelli -che non ho il piacere di conoscere- per la gentile attenzione nei miei confronti e per i loro pregevoli commenti e gratificanti giudizi sulla mia poesia. A tutti un saluto affettuoso, Fiorella.
La poesia nasce dal riconoscibile desiderio di dare ad un mondo di tormentate ansie e doloranti vibrazioni la speranza di un ritrovato ordine dello spirito.
Il messaggio della poetessa trova la sua naturale forma di espressione in un discorso costruito con versi schietti e avvincenti,che suggeriscono scenari di incomparabile suggestione.
Ciò che non ancora non ho detto, credo, intorno ai versi inediti di Fiorella D’Ambrosio è questo: in essi non c’è traccia di egotismo, e meno che mai di una banale descrizione di emozioni pur amare nel loro ancorarsi al presente. Al contrario, in quanto frutto d’ispirazione genuina e profonda eccoli vivi, vibranti alla lettura, e a tutti rivolti… intrisi di quella passione civile, al fondo, che, almeno per me, è alla base della forte suggestione di cui giustamente parla Bianca Maria.
Versi intrisi di un’ inaspettata quanto singolare e altresì ricercatissima freschezza. Da certi versi scaturisce un immagine emblematica, come trovarsi di fronte a una porta consunta dal tempo e dalle piogge, mentre si aspetta fuori la notte in attesa che la porta si apra o che succeda qualcosa, poi d’incanto si apre ed ecco apparire un buio pesto irrigato da fasci di luce e da freschi ma ignoti profumi…
Non posso che ribadire la mia profonda soddisfazione nel ricevere questo ulteriore commento ai versi di Fiorella D’Ambrosio; nel senso che, appena ricevuta dall’autrice la mail con i versi inediti in oggetto, subito mi è apparso chiaro il loro valore in chiave di ricercatissima freschezza, come felicemente detto da Roberto De Luca.