…Vassi in Sanleo e discendesi in Noli,
montasi su in Bismantova e n’ Cacume
con esso i piè; ma qui convien ch’om voli…
(Purg., IV; 25-27)
P.S. a pensarci bene, non del tutto fuori posto la mia rima scherzosa sulla montagna del gruppo dei Lepini nei pressi di Frosinone (“…il Cacume/ sviluppa l’acume”), considerando Chi ha nominato tale vetta; non alta, ma suggestivamente isolata.
Altissima citazione del Sommo poeta, che ben elogia l’agreste bellezza del luogo, fortunatamente ancora ben curato dal tempo.
Un caro saluto
Francesco
Grazie, Francesco. La sapienza geografica della COMMEDIA è qualcosa di unico, come ben sappiamo; per tacere degli innumerevoli saperi in essa racchiusi. Peraltro, con tutti i limiti del caso, la foto in oggetto può suggerire al visitatore del presente blog i seguenti, immortali versi (sempre del Sommo Poeta): “quando n’apparve una montagna, bruna/ per la distanza, e parvemi alta tanto/ quanto veduta non avea alcuna.”; Inf., XXVI; 133-5. Un caro saluto
Che la foto in oggetto evochi l’immagine della “montagna bruna” descritta da Dante nel canto di Ulisse e Diomede(XXVI dell’Inferno) e’ cosa davvero suggestiva…riflette la temeraria ansia di “volo” dell’uomo-punita- e restituisce allo stesso il senso della propria insufficienza e dell’eterna solitudine… Un caro saluto, Andrea, all’insegna di Dante e della sua “Divina Commedia”. Fiorella
Mille richiami affollano la mente, Fiorella, quando ci si avvicina al “sacrato poema”…siamo in tanti, fortunatamente, a ritrovare Dante ovunque, fra cielo e terra. Un caro saluto