Così stregato è il Golfo dei Poeti?
eccomi sul traghetto
che da Lerici tocca
Portovenere; e ambrosia
è pronta a fior di mare,
per chi Bellezza voglia contemplare.
Sei tu a rapirmi gli occhi,
fanciulla donna: funerea gioia,
la vista del tuo volto
offerto al sole. D’ambo
i lati il collo fletti,
di papavero in guisa.
Che Venere possente,
imporpori d’amore il salvagente
dei versi per te scritti.
Andrea Mariotti, poesia del 2001, poi inclusa in Spento di sirena l’urlo, Ibiskos editrice Risolo, 2007.
La conoscevo questa tua poesia, Andrea, che appartiene al gruppo “Contemplazioni” del volume “Spento di sirena l’urlo”. Una poesia dove avverti un rapporto tutto nuovo tra natura e amore…amore naturale che abbraccia l’Universo e diventa canto; amore elettivo che in esso trova ragione e collocazione: in corrispondenze e analogie, in espansioni, fremiti e approdi. Molto bella! Un caro saluto. Fiorella
Ti ringrazio, Fiorella, per il fine apprezzamento di questa lirica apparsa acconcia ai miei occhi in occasione della Giornata della Poesia. Un caro saluto da parte mia
Così come canti colei che diede slancio ai tuoi versi, allo stesso modo colpisci il lettore che accoglie i tuoi versi, ne viene stregato e rapito dalla loro essenziale bellezza.
Cari saluti
Francesco
Come già ho avuto modo di dire mi sembrava, la lirica in oggetto, “giusta” per la Giornata della Poesia. Mi fa piacere, Francesco, che essa abbia suscitato in te emozione e apprezzamento. Anch’io ti faccio un caro e cordiale saluto