Complimenti per l’originalità e la semplicità nell’esprimere la beatitudine dell’artista poeta.
Un caro saluto
Francesco
Fiorella D'Ambrosio
Questi epigrammatici versi gradevolissimi che ci riproponi, Andrea, hanno un notevole valore testimoniale: sono il documento della crisi d’identità dell’ultimo Caproni (Il franco cacciatore, 1982, Il conte di Kevenhuller,1986) che vede esaurirsi la sua funzione all’interno dell’esperienza lirica e approda, con un monologo sentenzioso e amaro, a meditazioni esistenziali, filosofiche, religiose. Un caro saluto. Fiorella
andreamariottiAutore articolo
Condivido quanto osservi, Fiorella, e mi permetto di segnalarti un mio testo sul grande Livornese in occasione del centenario della nascita apparso nel presente blog in data 8.5.2012 (particolarmente apprezzato dalla signora Silvana Caproni, figlia del grande poeta e della cui amicizia mi onoro). A te un caro saluto
andreamariottiAutore articolo
…ma una beatitudine “vista” dallo sguardo affilato (ironico sarebbe dir poco) di un poeta, l’ultimo Caproni, che davvero suscita un brivido metafisico alla lettura, Francesco. Un caro saluto
Complimenti per l’originalità e la semplicità nell’esprimere la beatitudine dell’artista poeta.
Un caro saluto
Francesco
Questi epigrammatici versi gradevolissimi che ci riproponi, Andrea, hanno un notevole valore testimoniale: sono il documento della crisi d’identità dell’ultimo Caproni (Il franco cacciatore, 1982, Il conte di Kevenhuller,1986) che vede esaurirsi la sua funzione all’interno dell’esperienza lirica e approda, con un monologo sentenzioso e amaro, a meditazioni esistenziali, filosofiche, religiose. Un caro saluto. Fiorella
Condivido quanto osservi, Fiorella, e mi permetto di segnalarti un mio testo sul grande Livornese in occasione del centenario della nascita apparso nel presente blog in data 8.5.2012 (particolarmente apprezzato dalla signora Silvana Caproni, figlia del grande poeta e della cui amicizia mi onoro). A te un caro saluto
…ma una beatitudine “vista” dallo sguardo affilato (ironico sarebbe dir poco) di un poeta, l’ultimo Caproni, che davvero suscita un brivido metafisico alla lettura, Francesco. Un caro saluto