Davvero una fotografia di “fortuna” quella scattata nel pomeriggio uscito dal lavoro… un vento gelido soffiava poche ora fa sul Gianicolo, presso l’Ossario Garibaldino da me inquadrato tutt’altro che bene, a giudicare dalla foto. Pazienza. Oggi è il giorno anniversario della proclamazione in Campidoglio della Repubblica Romana (9.2.1849), e un pensiero grato rivolto ai giovani eroi che hanno versato il proprio sangue per la libertà e il progresso morale e materiale di tutti mi è sgorgato spontaneo dal cuore. Non è retorica questa, solo memoria di una fondamentale esperienza alla base del nostro Risorgimento.
Condivido la tua memoria, Andrea e mi chiedo se i quattrocento volontari garibaldini caduti nell’epica resistenza della Repubblica Romana,quando i Francesi sferrarono l’attacco definitivo sulla città (30.6.1849) dicano ancora qualcosa alle nostre generazioni sulla coscienza nazionale e sull’impegno politico e morale testimoniato dal sacrificio di quei giovani eroi! Un caro saluto.
Preferisco tacere, Fiorella. Troppo imbarazzante la domanda che poni a te stessa, nel tempo della piena realizzazione (al ribasso) di quel famoso titolo di romanzo che spopolò negli anni Ottanta: L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera; con attuali ed efficaci correttivi alla Bauman, del tipo società liquida e via dicendo. Preferisco tacere, ripeto, e ricordare; condividendo con chi posso la memoria sempre viva della breve, fulgida esperienza della Repubblica Romana. Un caro saluto anche da parte mia
Caro Andrea, la tua foto forse non sarà da menzione ma in questo caso sono le parole che valgono molto. Posso ringraziarti per aver sottratto dalle ombre della memoria e riportato alla luce un evento cardine del nostro Risorgimento.
Un caro saluto
Francesco
Un caro saluto a te, Francesco.