Bene, benissimo! richiesta dalla Procura di Roma l’archiviazione dell’inchiesta che avrebbe dovuto far luce, in qualche modo, sul delitto Pasolini. Certo, Pelosi non era da solo, quella tragica notte fra il primo e il due novembre 1975, ma le prove del DNA rimandano in alto mare… a quarant’anni, quasi, dalla barbara uccisione del grande scrittore e regista. Non dobbiamo sapere e basta (vedi il mio articolo del 27.4.14 nel presente blog). Si potrà nel caso dare un’occhiata all’edizione on line del Corriere della Sera edizione romana, che riporta in data odierna in dettaglio quanto ho sinteticamente detto fin qui (http://roma.corriere.it/).
L’accertamento della verità è necessaria, in particolare per i libri di storia, perchè il danno ricevuto dal martirio civile di questo immenso Poeta, ha già l’eco più ampia nel vento del tempo.
Per completezza andrò a rileggere il post dello scorso aprile.
Grazie Andrea per questi richiami al senso civile.
Un caro saluto
Francesco
Rammentiamo sempre, Francesco, il vulnus democratico nel momento in cui viene calpestato da quarant’anni il nostro diritto a conoscere i nomi dei mandanti e degli esecutori del barbaro omicidio di Pasolini. Pasolini come Piazza Fontana, Enrico Mattei, Papa Luciani (e l’elenco è lunghissimo)…Un caro saluto anche da parte mia