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GIORNATA DELLA MEMORIA, SETTANT’ANNI DOPO

 

Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case,

Voi che trovate tornando a sera

Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna,

Senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare

Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;

Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,

I vostri nati torcano il viso da voi.

 

PRIMO LEVI, Se questo è un uomo, incipit

 

4 commenti su “

  1. Francesco

    Siamo ancora qui e dobbiamo esserlo ancora sempre di più, per mantenere accesa e fulgida la memoria dello sterminio. Oggi che i testimoni diminuiscono sempre di più, apriamo le menti e diamo spazio e immagini alle atrocità accadute. Nonostante i racconti, i libri, i film, i quadri ed ogni altra forma d’arte che abbia rappresentato l’olocausto, oggi nel mondo continuano a verificarsi atti simili. Il seme della violenza gratuita purtroppo, germoglia ancora inaspettatamente. Ed allora continuiamo a raccontare, ad aprire altri cassetti e lasciare che la memoria sia diffusa, affinché lo sterminio di Ebrei, Zingari, Omosessuali, Armeni, Musulmani, Tutsi e tutti gli altri popoli feriti dalla barbarie umana, trovino la pace nella loro commemorazione.
    Andrea la scelta di questo incipit è perfetto per aiutarci a commemorare usando le parole di chi ha vissuto e subito quelle vicende. Infatti, le parole di Primo Levi s’innalzano con forza a scuotere le menti.
    Buona giornata
    Francesco

  2. andreamariotti Autore articolo

    Soltanto ora posso risponderti, Francesco, non avendo mancato di recarmi nel pomeriggio dopo il lavoro presso la biblioteca P.P.Pasolini, per assistere alla proiezione del film La tregua, del grande Francesco Rosi da poco scomparso (film che si conclude proprio con il lapidario e tremendo incipit in oggetto). Non credo di dover aggiungere nulla alle tue sentite parole se non l’espressione del più asciutto piacere per aver condiviso anche con te questa ricorrrenza di storica rilevanza. Buona serata a te, Francesco.

  3. Fiorella D'Ambrosio

    Anche nella mia città non sono mancate, ieri, iniziative volte a ricordare la Shoah, a custodire la memoria e a favorire la meditazione su quei tragici eventi storici (leggi razziali persecuzione di cittadini ebrei, deportazione, prigionia, morte…) con particolare riguardo alla prospettiva formativa delle nuove generazioni,nella consapevolezza che la lezione del passato deve essere di monito all’agire presente contro ogni forma di intolleranza e di razzismo. Le parole di Primo Levi insegnino! Un caro saluto a te, Andrea.

  4. andreamariotti Autore articolo

    Anch’io ti saluto caramente, Fiorella

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