Solo per te l’infrazione di quel codice di sobrietà cui credo obbedisca questo sito (poco propenso, al dunque, all’enfatizzazione del “privato”). Ma tu, nipotina carissima, festeggi oggi il tuo quarto compleanno, a Quito. Eccomi quindi contento di presentare qui la poesia tuttora inedita a te dedicata l’estate scorsa, al mio ritorno dall’ Equador:
TIZIANA
Mi manchi, cuoricino. Qua in Italia
i nostri, di cuori, nel caldo torrido
di agosto sono di non dismesso
amianto. Ripenso al tuo braccino
per coprirti il viso la prima
volta che ci siamo visti, il mese
scorso: ho immaginato allora
un puledro al galoppo lungo
le andine praterie, al posto
di un vissuto cane randagio?
Ripenso, nipotina di tre anni
e mezzo, alle formiche tagliafoglie,
ai draghi blu eruttanti nuvole
d’inferno nel traffico di Quito…
il mio piccolo giardino per l’inverno, sei.
Andrea Mariotti, poesia inedita del 2009.
Nessuna enfatizzazione del privato, mio caro Amico, un atto d’amore puro e commovente. “Il mio piccolo giardino per l’inverno, sei”…un verso che crea sospensione di respiro e mette a tacere le parole. Abbiamo tutti molto bisogno anche di liriche come questa. Grazie, Andrea!
Grazie, Maria, per queste tue parole di apprezzamento. In effetti è stato dolce per me “cantare” questa nipotina con la quale abbiamo disegnato l’estate scorsa per ore ed ore leoni cattivissimi, gorilla, conigli, balene (io più divertito di lei…). Oso pensare che gli ultimi versi della mia lirica accolgano veramente la visuale di una bambina che al posto di autobus scarburati vede draghi in piena attività… davvero catartica è stata quindi per me l’esperienza di scrivere una poesia siffatta. Un abbraccio. Andrea
Tenerissima.
Dolcissima.
Perfetta nella sua costruzione moderna inzuppata alle radici di alta classicità!
Mirka
Grazie di cuore per queste tue gratificanti parole, Mirka. Di una cosa ho avuto immediata coscienza, una volta scritti questi versi: della sottile ma non compiaciuta malinconia in essi alitante… malinconia che però cede il passo agli occhi divini dell’infanzia, che richiamano i draghi nel traffico di Quito: dono vitale per l’autore e, spero, per il lettore. Un abbraccio. Andrea
Una poesia che porta a riflettere e nello stesso momento colpisce per la sua dolcezza. Una poesia che rispecchia la tua voglia di serenità. Non per niente sottolinei:”Il mio piccolo giardino per l’inverno, sei”.
Angiolina
Provo a mettermi fra i lettori di questa poesia, Angiolina, e senti cosa dico: per me si tratta di una musica intrisa di malinconia. Lettura, la mia, forse condizionata da questo crudo inverno che avevamo dato per disperso, con la tropicalizzazione del clima ormai in atto. Confidiamo nella primavera!
Andrea