Oggi, 3 ottobre 2014, è il primo anniversario della immane sciagura di Lampedusa, con 368 corpi di migranti raccolti in mare a formare poi quella sinistra necropoli di bare allineate che tutti abbiamo avuto occasione di osservare grazie alle immagini televisive. Ricordiamo pure che proprio Lampedusa è stata visitata da Francesco nel suo primo viaggio papale. Oggi, peraltro, vigilia della festa di San Francesco patrono d’Italia, è il giorno preciso in cui il Poverello di Assisi chiuse gli occhi giacendo sulla nuda terra della Porziuncola (3 ottobre 1226): “ e al suo corpo non volle altra bara” (Paradiso, XI, 117). Questo verso dantesco riproponiamo (vedi articolo del 3.10.2013 del presente blog), pensando con dolore al tremendo naufragio di un anno fa.
tragedie che si susseguono e vedono il mare come ultimo elemento della vita terrena che nega il futuro ed annega la speranza
Francesco
Dov’è quel senso morale che (in teoria) tutti dovremmo portarci dentro e al di fuori di ogni credo o religione? Dov’è la responsabilità che (in teoria) dovremmo sentire per ognuno, simile e diverso, facendoci sentire cordata universale e non universale indifferenza? Domande pietose e terribili che ogni giorno mi faccio e che come bare aperte, ahimè, resteranno senza degna sepoltura. Come quei disgraziati in cerca del filo di vita, come per ogni altro morto per mano del terrore della guerra, della Nostra ignavia. Fantasmi silenziosi di sogni spazzati sul nascere dal cinismo e dalla crudeltà di una collettività incancrenita dal buio dei buchi. Mirka