PREMIO “LA GINESTRA” 2014 A LUIGI BLASUCCI
Presso la Villa delle Ginestre a Torre del Greco, soggiorno leopardiano negli anni 1836-1837 (dove videro la luce La ginestra e Il tramonto della luna), si svolgerà l’11 settembre prossimo la suddetta cerimonia di premiazione. A ritirare quest’anno il Premio letterario nazionale “La Ginestra” 2014 è Luigi Blasucci, professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa e prezioso punto di riferimento della attività scientifica del Centro Nazionale di Studi Leopardiani. Viene da chiedersi come mai soltanto quest’anno (ottava edizione del premio in oggetto) sia onorato uno studioso della statura di Blasucci, autore (per citare un titolo solo fra i tanti) del classico saggio Leopardi e i segnali dell’infinito (Bologna, 1985). Meglio tardi che mai, si potrebbe banalmente chiosare. Fatto sta che Luigi Blasucci risulta ormai da cinquant’anni ai vertici della critica leopardiana, per acutezza e originalità d’indagini. Ho avuto la fortuna di conoscere l’insigne studioso a Recanati nel 2012, in occasione delle celebrazioni leopardiane del 29 giugno. In breve dirò che, conversando con Blasucci, provai come l’impressione di trovarmi in alta montagna nonostante “le fiamme di Caronte” (divertita espressione del grande critico in relazione al caldo quasi insopportabile di quella giornata nella cittadina marchigiana). Quanto ho appena rammentato non dovrà risuonare enfatico, all’orecchio di chi legge -nell’epoca dello “straordinario”elargito senza problemi- se uno studioso di chiarissima fama come Pier Vincenzo Mengaldo ha dedicato in quello stesso anno 2012 proprio a Luigi Blasucci un suo acutissimo saggio intitolato Leopardi antiromantico (edizioni Il Mulino, Bologna). La manifestazione dell’11 settembre prossimo è organizzata dal Rotary Club “Torre del Greco-Comuni Vesuviani”, in sinergia con l’Università “Federico II” e il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. A Luigi Blasucci va in conclusione il mio più rispettoso e caloroso saluto.