Domenica triste, tristissima ieri a Roma: a parte il violento nubifragio pomeridiano (con replica all’alba di questo lunedì non meno tempestosa), ieri, domenica, un ragazzo di appena quindi anni si è suicidato per amore, dopo un ultimo sms alla fidanzatina con la quale stava vivendo un difficile rapporto affettivo. L’atroce fatto si è consumato presso il quartiere della Pisana, nel tardo pomeriggio domenicale flagellato dal maltempo: senza segni premonitori da parte del povero ragazzo, a quanto sembra; tali, cioè, da far temere quello che ieri è accaduto, quando un volo nel vuoto ha spento per sempre la voce di questo giovane. Mancano davvero le parole in aggiunta ad una scarna cronaca, ed è giusto che sia così. Occorre solo riflettere, riflettere a fondo, fare silenzio dentro se stessi di fronte alla gioventù che sparisce dalla faccia della terra così lugubremente, lasciando i genitori alle prese con un dolore disumano (mia la foto qua sopra di un marmo di Auguste Rodin, La tempesta).
Caro Andrea, la notizia di questo tragico avvenimento mi ha colmato il cuore di una tristezza infinita e come genitore “forse” posso lontanamente immaginare quanta disperazione e quanti rimorsi possano scaturire dalla tragica perdita di un figlio. Si, bisogna a lungo riflettere e chiederci il perché e quale errata condizione sociale, abbia spinto questo povero ragazzo a togliersi la vita. Una fragilità nell’anima, risultato forse di incomprensioni, di situazioni mancate, dove mille domande, mille dubbi, non trovano una reale giustificazione per un gesto così estremo. La società di oggi, squassata, inaridita, assopita oramai da uno sviluppo negativo imposto, è incapace di compiere una azione che non sia motivata dal puro “interesse” personale. Nessuna conclusione, nessuna retorica, solo il mio profondo cordoglio alla famiglia. Un caro saluto Massimo
Caro Massimo, accolgo questo tuo commento senza nulla aggiungere, se non la notizia che proprio oggi si sono svolti i funerali di questo ragazzo. Un caro saluto anche da parte mia