Auguri di Buon Anno ai visitatori del blog, innanzitutto. Mi fa piacere presentare, oggi, una significativa e arguta poesia di Gianni Rodari:
IL PELLEROSSA NEL PRESEPE
Il pellerossa con le piume in testa
e con l’ascia di guerra in in pugno stretta,
com’è finito tra le statuine
del presepe, pastori e pecorine,
e l’asinello, e i maghi sul cammello,
e le stelle ben disposte,
e la vecchina delle caldarroste?
Non è il tuo posto, via! Toro Seduto:
torna presto di dove sei venuto.
Ma l’indiano non sente. O fa l’indiano.
Se lo lasciamo, dite, fa lo stesso?
O darà noia agli angeli di gesso?
Forse è venuto fin qua,
ha fatto tanto viaggio,
perché ha sentito il messaggio:
pace agli uomini di buona volontà.
poesia di Gianni Rodari (1920-1980), da Filastrocche in cielo e in terra, Einaudi, 1960.
P.S. fra i recenti auguri ricevuti, non potevano non ricevere il mio particolare apprezzamento quelli che includevano per l’appunto un’altra bella poesia sul Natale di un autore come Rodari, da me poco (e ingiustamente) conosciuto. Mia, infine, la foto qua sopra.
Caro Andrea, tosto ricambio gli auguri di un buon anno (magari senza malanni), a te e tutti coloro che “navigano” nel tuo blog e che ancora credono nella poesia e nella cultura. Poi volevo complimentarmi per la tua splendida fotografia che ritrae la natività di Gesù e della giusta angolazione che ne risalta la gioia dei personaggi. Sai, mia figlia ha frequentato le elementari in una scuola che porta il nome del poeta da te citato, appunto Gianni Rodari. Se mi è permesso, volevo segnalarti un altro libro, un libro per ragazzi che qualche tempo fa mi sono ritrovato tra le mani, mentre facevo un po’ di ordine nella libreria. Il libro ha per titolo: Le più belle favole al telefono, sempre di Gianni Rodari (Edizioni Einaudi scuola, 1995). Un caro abbraccio Massimo
Grazie a te caro Massimo per gli auguri (che ricambio calorosamente) e la generosa attenzione riservata al mio articolo dedicato alla semplice ma eloquente di poesia di Gianni Rodari. Terrò senz’altro conto della tua segnalazione. Un abbraccio anche da parte mia
Caro Andrea,
a causa dei giorni frenetici, giungo in ritardo a rispondere al tuo messaggio sul blog e sono sinceramente stupita e felice di trovare la lirica di Rodari e l’immagine della natività…
A mio avviso lo scrittore con la sua allegoria compie un lavoro di grande spessore per i ragazzi e per noi adulti. I messaggi importanti sono spesso celati dietro i versi che sembrano avere pretese minori…
Io amo questo scrittore da sempre e sono sempre rimasta colpita dalle sue capacità di trattare argomenti importanti con la levità del ‘fanciullo’…
E’ l’escamotage per arrivare a tutti e per coinvolgere tutti!
Grazie e un abbraccio.
Ti do perfettamente ragione, cara Maria, circa le potenzialità espressive celate dietro versi che si offrono al lettore senza tante pretese. Il caso di Rodari risulta emblematico, al riguardo: un pascoliano fanciullino profondamente saggio, direi. Un abbraccio anche da parte mia.