Domenica 10 giugno scorso, a Bologna, il grande Claudio Abbado, alla guida dell’ Orchestra Mozart, ha diretto, in onore dei terremotati emiliani, assieme ad altre musiche, la Missa Solemnis K139 di W.A. Mozart. Secondo A. Poggi e E. Vallora -autori del libro MOZART, Signori, il catalogo è questo! (analisi ragionata di tutte le composizioni), Einaudi- la suddetta Missa sarebbe stata composta, nella impegnativa tonalità di do minore, da Mozart dodicenne! Nonostante il mio grande amore per il Salisburghese, non conoscevo –devo ammetterlo- un simile capolavoro che rafforza e rilancia, per quanto mi riguarda, una consapevolezza universalmente condivisa: quella della spiccata, irresistibile genialità della musica mozartiana. Prima, insomma, della “wertheriana” sinfonia in sol minore K183 (il cui attacco, come già rammentato a suo tempo nel presente blog, accompagna le scene iniziali del film di M. Forman, Amadeus); prima, stavamo dicendo, di tale sinfonia, Mozart, a soli dodici anni, avrebbe con ogni probabilità composto e diretto a Salisburgo una Missa (la K139) dalla cupa tonalià in minore, al cui interno spiccano per intensità e carica di suggestione, l’iniziale “Kyrie”, poi il “Qui tollis”; per non parlare del “Crucifixus” e dell’ “Agnus Dei”, introdotto quest’ultimo dai tromboni. Dette bellezze, naturalmente, nel rapporto armonioso con la “cantabilità” italiana e ricca di respiro delle altre sequenze della partitura…stupefacente, a dir poco! raggio di luce pensosa che il grande Claudio Abbado ha pensato bene di proporre in un contesto fortemente drammatico. Non resta che ribadire con S. Kierkegaard, da parte mia, dopo avere ascoltato tale capolavoro del giovanissimo genio di Salisburgo: “Mozart immortale! A te devo tutto, è per te che ho perso il senno, che il mio spirito è stato colpito da meraviglia ed è stato scosso nelle sue profondità…” (in Don Giovanni, la musica di Mozart e l’Eros). La foto qua sopra, infine, da me scattata nel 2006 al Sebastiansfriedohf di Salisburgo, ci permette di osservare la tomba di Constantia von Nissen (morta nel 1842), moglie di Mozart ( le cui spoglie mortali, com’è noto, vennero invece gettate in una fossa comune del cimitero viennese di San Marco).