Quest’oggi ho il piacere di dare la parola al poeta e amico Paolo Buzzacconi (la cui presenza sul mio blog è ormai costante e preziosa), per esprimere l’amore per la montagna:
MONTAGNE
Preziose compagne d’attesa infinita,
sentieri di roccia che portano al cielo.
Negli occhi il sorriso sereno del mondo,
nell’aria e nel petto profumo di vita.
Mi affido alla forza dei vostri misteri
e ad ogni mio passo riscopro l’eterno.
Nel verde dei prati il giaciglio del tempo,
nel fresco dei boschi la tana dei sogni.
Mai cosa più bella mi è stata donata
di questo silenzio che corre nel vento.
E se anche il ritorno mi ruba l’incanto
nel cuore rimane per sempre una vetta.
(poesia inedita di Paolo Buzzacconi)
Paolo Buzzacconi nasce a Roma, alla Garbatella, nel 1965. Lì ha conosciuto svariate realtà umane frequentando scuole gestite da suore e padri Filippini, ma nel contempo vivendo per le strade di un quartiere piuttosto vivace. Da queste esperienze e dalle successive -una moglie fantastica e due splendide creature, nonché un lavoro che lo porta a conoscere ogni giorno molte persone- è probabilmente scaturita l’ispirazione grazie alla quale si è cimentato dapprima con poesie in lingua italiana e poi in dialetto romano. L’opportunità di condividere con altri poeti la sua grande passione gli è stata data prima dal Salotto Romano, la bellissima realtà letteraria diretta da Sandro Bari, ed in seguito dagli appuntamenti dell’ Accademia Romanesca, presieduta da Maurizio Marcelli. Al momento la sua produzione consiste in un libro di poesie in lingua, una raccolta di poesie in romanesco e un libro con sette favole per bambini in italiano.
P.S. La foto qua sopra, mia, è stata scattata tempo addietro al cospetto delle TRE CIME DI LAVAREDO.
Caro Andrea,
io sono innamorata del mare in modo totalizzante e , per una serie di motivi, ho ceduto raramente al fascino delle montagne. I tuoi ripetuti interventi sul blog e questi versi di Paolo m’invitano a riflettere su quanto in realtà non si possano operare delle scelte nette tra gli elementi del creato.
La poesia del nostro comune amico, mi colpisce per la sua attitudine all’animismo: “questo silenzio che corre nel vento”…molto più di un ossimoro, la voce del vento che corre, che ha anime, si personifica. Come si personificano le montagne stesse e il mondo, che ha infinite labbra per ‘sorridere’.
Approfitto dell’occasione che ci offri, caro Andrea, per precisare che considero Paolo
un unicum nel panorama della poesia. Sono solita definirlo il poeta dell’Amore e credo di non sbagliare, in quanto distilla i propri versi da sentimenti lievi, distesi… dai sogni!
E questo genere di lirismo riconcilia e consente di bere raggi di fiducia dall’ampolla
dell’arte! Ringrazio te , per la generosità e l’affetto che continui a dimostrare verso ognuno di noi e Paolo per la vetta che, stavolta, mi ha lasciato nel cuore! Un forte abbraccio a entrambi!
Ti confesserò una semplice cosa, cara Maria. Tornato da un’escursione in montagna con un sentimento di leggerezza , ecco che, istintivamente, ho pensato alla poesia di Paolo (nella quale -e credo di fargli un bel complimento!- si percepisce qualcosa di quella magica aura che Dino Buzzati riuscì a rappresentare in libri come Barnabo delle montagne e Il segreto del Bosco Vecchio). Per tutti questi motivi ho provato un piacere particolare nel presentare i versi di Paolo Buzzacconi. Un abbraccio