Nell’augurare una serena Pasqua a tutti i visitatori del blog, ho pensato di proporre questa mia fotografia del capolavoro del Pontormo, ossia la notissima DEPOSIZIONE (1525-28) custodita nella chiesa fiorentina di Santa Felìcita. Il motivo per cui amo molto tale opera? lo strepitoso connubio, in essa, fra la purezza del disegno e le ardite giustapposizioni cromatiche, a pochi anni dai trionfi romani del classicismo di Raffaello. Siamo veramente in un altro mondo, con questo dipinto del Pontormo (testo-chiave del Manierismo toscano)…davvero buona Pasqua a tutti, nel segno della Bellezza.
Mio caro Andrea,
molto significativo il tuo augurio pasquale tramite il dipinto del Pontormo,
ritrattista del tardo Rinascimento italiano, che reagì al classicismo pittorico attraverso un’illuminante vena sperimentale.
La tua scelta mi ha inevitabilmente proiettata nei tempi oscuri che viviamo. Tempi
che avrebbero bisogno di attraversare un Rinascimento artistico e culturale in genere.
Il Pontormo venne etichettato come ‘artista della crisi’, perchè incarnò la risposta ai tempi vigenti. E fu poi apprezzato proprio per le prospettive audaci e bizzarre, per i gesti stilizzati, le vesti drappeggiate, le espressioni pensose, meditative dei suoi ritratti.
Un artista controcorrente che riuscì a esaltare il bello sconfiggendo i luoghi comuni.
Oggi avremmo bisogno di risposte simili alle storia nella quale siamo calati.
Tu ci mostri il sentiero da percorrere e dai l’esempio…
Come dirti grazie senza abbracciarti?
Serene festività, amico mio!
Mi fa piacere, cara amica, questa tua attenzione per la scelta figurativa del mio augurio pasquale: nuotando nel catartico mare della Bellezza, ecco che le giustapposizioni cromatiche del Pontormo mi sono risultate “parlanti”, nella loro arditezza…quasi un invito ad accogliere criticamente questo nostro tempo accelerato e gravido di contrasti. Un abbraccio.